Un ultimo abbraccio alla famiglia conosciuta sulla spiaggia; il ginocchio appoggiato sulla valigia per tentare di chiuderla nonostante il volume del contenuto inspiegabilmente lievitato; passaporto e biglietto consegnati al bancone del check-in; sguardo nostalgico che vola oltre l’oblò dell’aereo. Istantanee dei momenti finali di un vacanza qualsiasi, flash che accomunano un po’ tutti i “forzati” del rientro in città. Ferie terminate e ritorno alla realtà per moltissimi Italiani in questi giorni di fine agosto. A risentirne sarà soprattutto il loro spirito, costretto a sintonizzarsi nuovamente su routine e doveri. Come affrontare dunque questo momento di transizione senza troppi scossoni e riscoprendo anche il lato positivo della “vita normale”?
Settembre è ormai iniziato e per molte persone il periodo delle vacanze si è concluso. E’ da qualche giorno che sentiamo i telegiornali parlare di “Sindrome da Rientro”, riferendosi ai molti italiani che, ritornati a lavoro o alle normali attività dopo le ferie estive, accusano disagio e dei sintomi di malessere come cefalea, disturbi dell’appetito, spossatezza e difficoltà a dormire.
In effetti può non essere facile tornare alla vita di tutti i giorni, fatta di routine, impegni e responsabilità, soprattutto se si è passata una vacanza piacevole e all’insegna della leggerezza. Il tutto peggiora se il mondo in cui dobbiamo fare ritorno non ci soddisfa e ci procura frustrazione.
GUARDARE IL BICCHIERE MEZZO VUOTO O GUARDARE IL BICCHIERE MEZZO PIENO?
Ci sarebbe da chiedersi il perché si viva con tanto disagio il rientro dalle vacanze, le risposte probabilmente potrebbero rientrare dalle più comuni a (in alcuni casi) quelle più complesse come ad esempio il rivivere paure anticipatorie di ciò che è stato accantonato nel pre-vacanze.
Ci sono, però, delle accortezze che possiamo utilizzare come utili stratagemmi per affrontare al meglio il ritorno alla nostra vita quotidiana e per gestire in maniera adattiva lo stress che proviamo di fronte alla necessità di tornare al lavoro.
Come prima cosa, è consigliabile tornare a seguire uno stile di vita sano, equilibrato e con step ben specifici, ovvero andare a letto presto, fare attività fisica durante il giorno, non saltare i pasti (e cercare di farli alla solita ora) e soprattutto avere la consapevolezza di avvicinarsi gradualmente alla propria quotidianità, tanto da poterci concedere la possibilità di un rientro che non sia uno stacco cos’ violento per il nostro recupero mentale e fisico.
Dormire un buon sonno
Andare in debito di sonno notturno ha un impatto molto forte sulla salute e sul benessere. È da ricordare che il sonno notturno consente di abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone che viene prodotto nelle situazioni stressogene; se non dormiamo un numero sufficiente di ore, ci sentiremo sempre attivati, stanchi e ci mancheranno le energie per affrontare la giornata che si prospetta di fronte a noi.
Esercizio fisico
Molti studi hanno dimostrato che l’ attività fisica favorisce la produzione di endorfine da parte del nostro cervello. Queste sostanze chimiche hanno effetti benefici sul nostro organismo perché agiscono da analgesici, attutendo eventuali dolori che possiamo avere e da eccitanti migliorando così il nostro umore e caricando la nostra giornata in modo sano e funzionale-mens sana in corpore sano. Possiamo scegliere tra molti sport quello che più ci piace, in modo da ritagliarci anche un momento per noi.
Non saltare i pasti
Capita spesso di sentire persone che dicono di saltare almeno un pasto alla giornata, vuoi per mancanza di tempo, per abitudine o per inappetenza. Seguire un’alimentazione corretta e preferibilemnte mantenendo gli stessi orari. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, perciò ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d’uva, ad esempio, può essere un valido aiuto all’umore.
Svago
Oltre a condurre uno stile di vita sano, è buona cosa cercare di programmare delle uscite nei weekend che ci facciano staccare dalla frenesia della vita lavorativa: programmare attività da fare nel fine settimana o nei giorni liberi ci consente di sentirci artefici della nostra vita e conduce ad una maggiore sensazione di appagamento.
Per concludere, tornare a lavoro è qualcosa di inevitabile ma se lo facciamo continuando a ritagliarci del tempo per svolgere attività che ci fanno stare bene e ascoltiamo i bisogni del nostro corpo, tutto sarà più facile e non ci sentiremo mancare l’aria. Questo impedirà allo stress giornaliero di bruciare tutte le nostre energie, facendoci sentire fiacchi ed apatici.
E perché no?! Possiamo anche fantasticare sulla prossima vacanza che faremo!